La nullità della fideiussione omnibus rappresenta un’importante tutela per i garanti che si trovano esposti a obbligazioni potenzialmente abusive o illegittime. Questo tipo di fideiussione, che garantisce tutte le obbligazioni presenti e future di un debitore nei confronti di una banca, può essere dichiarata nulla in diversi casi, come la presenza di clausole anticoncorrenziali, la mancanza di specificità dell’obbligazione garantita o l’abusiva concessione del credito da parte della banca.
Comprendere le situazioni in cui è possibile contestare una fideiussione nulla è fondamentale per difendersi da richieste di pagamento ingiuste e tutelare i propri diritti.
Qui di seguito analizziamo cosa si intende per fideiussione omnibus, quando può essere considerata nulla e come un fideiussore può tutelarsi da eventuali richieste illegittime da parte della banca.
Cos’è la Fideiussione Omnibus?
La fideiussione omnibus è un contratto attraverso il quale un soggetto (fideiussore) garantisce l’adempimento di tutte le obbligazioni, presenti e future, di un debitore nei confronti di una banca, fino a un importo massimo concordato.
Questa tipologia di garanzia ha una caratteristica peculiare: non riguarda un singolo debito, ma qualsiasi esposizione che il debitore possa avere nei confronti della banca nel tempo. Di conseguenza, il fideiussore si assume un rischio elevato, potenzialmente anche senza essere a conoscenza dell’ammontare preciso delle obbligazioni garantite.
Data la sua ampia portata, la fideiussione omnibus è soggetta a una disciplina rigorosa e può essere dichiarata nulla se viola determinate norme.
Quando si verifica la nullità della Fideiussione Omnibus ?
Esistono diverse circostanze in cui una fideiussione omnibus può essere considerata nulla. I principali motivi di nullità includono:
1. Violazione della normativa antitrust
Uno dei motivi più rilevanti di nullità della fideiussione omnibus riguarda la presenza di clausole anticoncorrenziali. La questione è emersa nel 2005, quando la Banca d’Italia ha accertato che molti contratti fideiussori predisposti dagli istituti di credito riproducevano condizioni standardizzate suggerite dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI), creando una restrizione della concorrenza tra le banche.
Le clausole dichiarate illegittime erano:
- Clausola di reviviscenza: il fideiussore resta obbligato anche se il debitore ha già pagato, nel caso in cui il pagamento venga annullato o revocato.
- Clausola di sopravvivenza: la fideiussione resta valida anche in caso di nullità dell’obbligazione principale.
- Clausola di rinuncia ai termini di cui all’art. 1957 c.c.: il fideiussore rinuncia alla possibilità di liberarsi dall’obbligo se la banca non agisce tempestivamente nei confronti del debitore principale.
Queste clausole, essendo frutto di un’intesa illecita tra le banche per uniformare i contratti a loro vantaggio, sono state dichiarate nulle dalla giurisprudenza. Di conseguenza, una fideiussione omnibus che le contenga può essere annullata.
2. Mancanza di specificità dell’obbligazione garantita
Affinché una fideiussione sia valida, deve identificare chiaramente le obbligazioni garantite e l’importo massimo coperto. Se il contratto non stabilisce un limite preciso o lascia troppo spazio alla discrezionalità della banca, può essere considerato nullo per indeterminatezza dell’oggetto.
3. Vizi del consenso
Se il fideiussore è stato indotto a firmare la fideiussione con dolo, errore o violenza, può richiedere l’annullamento del contratto. Ciò accade, ad esempio, quando una banca omette di informare adeguatamente il fideiussore sui rischi connessi o sulle conseguenze economiche della garanzia prestata.
4. Disparità di trattamento tra fideiussore e debitore principale
In alcuni casi, le fideiussioni omnibus impongono al garante obblighi più gravosi rispetto al debitore principale, privandolo di alcune tutele previste dal codice civile. Queste disparità possono costituire motivo di nullità.
5. Nullità della fideiussione per abusiva concessione del credito
Un ulteriore motivo di nullità della fideiussione omnibus è rappresentato dall’abusiva concessione del credito da parte della banca. Secondo l’orientamento giurisprudenziale consolidato, un istituto di credito ha il dovere di valutare attentamente l’affidabilità finanziaria del debitore prima di concedere un finanziamento. Se la banca concede credito in modo irresponsabile, sapendo che il debitore non sarà in grado di adempiere, può essere considerata corresponsabile del danno economico derivante dalla successiva insolvenza.
In questi casi, il fideiussore può contestare la validità della garanzia prestata, sostenendo che la banca ha concesso il credito in modo imprudente e senza le necessarie verifiche. Se dimostrata, l’abusiva concessione del credito può comportare la nullità della fideiussione, esonerando il garante dall’obbligo di pagamento.
I segnali tipici di un’abusiva concessione del credito includono:
- Finanziamenti concessi a soggetti già gravemente indebitati o insolventi.
- Mancata verifica della capacità di rimborso del debitore principale.
- Erogazione del credito a condizioni eccessivamente rischiose o senza garanzie adeguate.
In presenza di questi elementi, un avvocato esperto in diritto bancario può valutare la possibilità di far dichiarare la fideiussione nulla, opponendosi alle richieste di pagamento avanzate dalla banca.
4 Passi fondamentali per Difendersi dalla nullità della Fideiussione Omnibus
Se si sospetta la nullità della propria fideiussione omnibus a causa di clausole illegittime, è fondamentale agire per tutelarsi. I passaggi principali per difendersi sono:
1. Verifica della fideiussione – È necessario esaminare attentamente il contratto tramite perizia econometrica per individuare eventuali clausole nulle. Questo viene fatto con l’assistenza di un perito e di un avvocato esperto in diritto bancario.
2. Contestazione formale alla banca – Se si riscontrano clausole illegittime, il fideiussore può inviare una diffida alla banca, contestando la validità della garanzia e chiedendone l’annullamento.
3. Opposizione alle richieste di pagamento – Se la banca pretende il pagamento sulla base di una fideiussione nulla, il garante può presentare un’opposizione a decreto ingiuntivo in sede giudiziaria per interrompere il pagamento e far valere la nullità del contratto.
4. Azione di risarcimento danni – In alcuni casi, se la fideiussione nulla ha causato un danno economico al fideiussore (ad esempio, pignoramenti o segnalazioni alla centrale rischi), è possibile chiedere un risarcimento alla banca.
L’Importanza di un Avvocato Esperto in Diritto Bancario per affrontare un caso di fideiussione omnibus nulla
Le fideiussioni omnibus sono strumenti complessi e tecnici, che possono nascondere insidie giuridiche non sempre facili da individuare per chi non è esperto in materia. Per questo motivo, è essenziale affidarsi ad un avvocato esperto in diritto bancario, in grado di:
- Analizzare il contratto fideiussorio e verificare la presenza di clausole nulle.
- Redigere contestazioni e diffide legali nei confronti della banca.
- Assistere in sede giudiziaria per ottenere l’annullamento della fideiussione e opporsi a richieste di pagamento illegittime.
- Tutela contro segnalazioni alla Centrale Rischi per fideiussioni nulle o non dovute.
La fideiussione omnibus può essere un vincolo gravoso per il garante, ma non sempre è valida. La presenza di clausole anticoncorrenziali, vizi del consenso o condizioni sfavorevoli per il fideiussore può comportarne la nullità della fideiussione omnibus.
Chiunque sia coinvolto in questo tipo di contratti e sospetta di illegittimità deve agire tempestivamente per far valere i propri diritti, opponendosi alle richieste di pagamento della banca e ricorrendo all’autorità giudiziaria.
Rivolgersi a un avvocato esperto in diritto bancario può fare la differenza tra il subire una fideiussione ingiusta e ottenere la tutela dei propri diritti.