Hai una fideiussione nulla e devi dimostrarlo? I nostri avvocati specializzati in diritto bancario si occuperanno del tuo caso per farti ottenere la nullità della fideiussione e tutelare i tuoi diritti.

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La fideiussione nulla è una garanzia priva di efficacia giuridica, poiché affetta da vizi che ne compromettono la validità. Questo significa che il fideiussore, pur avendo sottoscritto l’impegno a garantire il debito altrui, potrebbe non essere tenuto al pagamento se il contratto presenta clausole illegittime o violazioni di legge.

Tra le principali cause di nullità vi sono le clausole abusive e anticoncorrenziali imposte dalle banche, vizi del consenso e illegittimità dell’obbligazione principale. È importante porre l’attenzione su questi abusi bancari e come difendersi, perché è essenziale agire tempestivamente attraverso strumenti legali come l’eccezione di nullità o l’azione di accertamento. Solo così si può ottenere la dichiarazione di invalidità del contratto ed evitare richieste di pagamento ingiuste.

Qui di seguito vediamo cos’è la fideiussione, quali tipologie esistono, quando si verifica la nullità e come difendersi in tali situazioni, sottolineando l’importanza di affidarsi a un avvocato esperto in diritto bancario.

Cos’è la fideiussione

La fideiussione è un contratto attraverso il quale un soggetto, detto fideiussore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui, obbligandosi personalmente nei confronti del creditore. Questo significa che, in caso di inadempimento da parte del debitore principale, il creditore può rivolgersi al fideiussore per ottenere quanto dovuto.

La fideiussione ha natura accessoria, ovvero esiste ed è valida solo se esiste ed è valida l’obbligazione principale. Come stabilito dall’art. 1939 del Codice Civile, la fideiussione è valida solo se è valida l’obbligazione principale.

Esistono diverse tipologie di fideiussione, ognuna con caratteristiche specifiche che determinano l’estensione della garanzia prestata dal fideiussore. La principale distinzione è tra fideiussione specifica e fideiussione omnibus, che si differenziano per l’ambito di applicazione e il numero di obbligazioni garantite. Inoltre, la fideiussione può assumere diverse forme a seconda delle modalità con cui il fideiussore si obbliga nei confronti del creditore, come la fideiussione solidale o con beneficio di escussione.

Tipologie di fideiussione nulla

Non tutte le fideiussioni sono valide. Come già accennato, in alcuni casi, il contratto può essere affetto da vizi che ne determinano la nullità, rendendo inefficace l’obbligo di garanzia. La nullità può derivare da clausole abusive, violazioni di norme imperative, mancanza di trasparenza o da una concessione del credito effettuata in modo illecito. Comprendere le differenze tra le tipologie di fideiussione è fondamentale per valutare i rischi connessi alla firma e per sapere come tutelarsi in caso di contestazioni sulla validità del contratto. Vediamo quali sono le principali fideiussioni che possono essere dichiarate nulle e i motivi per cui ciò può accadere.

Ecco le tipologie principali:

  • Fideiussione solidale: il fideiussore è obbligato in solido con il debitore principale, permettendo al creditore di rivolgersi indifferentemente all’uno o all’altro per l’adempimento dell’obbligazione. Può essere dichiarata nulla se imposta senza la corretta informazione sul rischio o in presenza di clausole vessatorie.

  • Fideiussione con beneficio di escussione: il fideiussore può esigere che il creditore escuta prima il patrimonio del debitore principale e, solo in caso di insufficienza, rivolgersi a lui. Può essere nulla se il contratto non rispetta il diritto del fideiussore di invocare il beneficio di escussione o se vengono inserite clausole che lo rendono inefficace senza un valido motivo.

  • Fideiussione specifica: garantisce un’unica e determinata obbligazione del debitore principale, stabilita con esattezza nel contratto. Si tratta di una forma di garanzia limitata a un debito specifico e definito. In questo caso è nulla se il debito non è chiaramente identificato nel contratto o se la somma garantita è illimitata. In questo caso, dopo aver accertato la non validità del contratto, si potrà procedere alla contestazione per fideiussione specifica nullità, per poi negare altri pagamenti e fare richiesta di risarcimento danni, se possibile.

  • Fideiussione omnibus: il fideiussore garantisce tutte le obbligazioni, presenti e future, che il debitore principale ha o avrà nei confronti del creditore, fino a un determinato importo massimo. Può essere nulla se la garanzia è troppo generica o se non vi sono limiti chiari, ponendo eccessivo rischio per il fideiussore. Nel caso di accertata non validità del contratto, si dovrà procedere alla contestazione per nullità della fideiussione omnibus, opporsi ad ulteriori pagamenti e procedere alla richiesta di risarcimento danni, qualora ci siano gli estremi.

Quando si verifica la fideiussione nulla

La fideiussione nulla si verifica quando il contratto presenta vizi tali da renderlo inefficace o contrario alla legge. Essendo un contratto accessorio, la fideiussione è strettamente legata all’obbligazione principale: se questa è invalida, anche la fideiussione ne segue la sorte. Tuttavia, vi sono diverse cause di nullità che possono colpire direttamente la fideiussione, indipendentemente dalla validità del debito garantito.

1. Nullità dell’obbligazione principale

Essendo un contratto accessorio, la fideiussione non può esistere senza una valida obbligazione principale. Se il debito garantito è nullo per violazione di norme di legge, illiceità della causa o mancanza di un elemento essenziale, anche la fideiussione decade automaticamente.

2. Clausole contrarie a norme imperative

Se il contratto di fideiussione contiene clausole che violano norme inderogabili, può essere dichiarato nullo. Un caso tipico riguarda le fideiussioni bancarie conformi allo schema ABI, che includono disposizioni restrittive della concorrenza, già sanzionate dalla Banca d’Italia e dichiarate illegittime dalla Cassazione.

Di conseguenza, le fideiussioni che riproducono tali clausole possono essere dichiarate nulle. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 41994 del 30 dicembre 2021, ha confermato la nullità della fideiussione con schema ABI contenenti tali clausole reputate incriminate.

3. Vizi del consenso

La fideiussione può essere nulla o annullabile se il consenso del fideiussore è stato viziato da:

  • Dolo: quando il fideiussore è stato indotto in errore da false informazioni o raggiri.
  • Errore essenziale: se il fideiussore ha firmato il contratto senza rendersi conto della reale portata dell’impegno assunto.
  • Violenza: quando il consenso è stato estorto con minacce.

4. Assenza di forma scritta

La fideiussione, per essere valida, deve essere stipulata per iscritto. Se manca un documento firmato dal fideiussore, il contratto non ha valore legale e non può essere fatto valere dal creditore.

5. Disparità contrattuale e abuso di dipendenza economica

In alcuni casi, la fideiussione può essere dichiarata nulla se il fideiussore ha subito un abuso di posizione dominante da parte della banca o di un altro creditore. Ad esempio, se una banca impone la fideiussione come condizione indispensabile per concedere un finanziamento, senza alternative reali per il fideiussore, il contratto potrebbe essere contestato per squilibrio contrattuale.

6. fideiussione nulla per abusiva concessione del credito

La fideiussione può essere dichiarata nulla anche quando la banca ha concesso un finanziamento in modo imprudente e irresponsabile. Questo viola il principio di sana e prudente gestione del credito. Ciò accade, ad esempio, quando l’istituto di credito eroga prestiti a soggetti in evidente difficoltà economica o privi della capacità di rimborso. Questo fa ricadere il rischio di insolvenza sul fideiussore.

In questi casi, la banca potrebbe essere ritenuta responsabile per abusiva concessione del credito. In tal caso il fideiussore potrebbe contestare la validità del contratto, sostenendo che il finanziamento non avrebbe mai dovuto essere concesso. La giurisprudenza ha riconosciuto che l’istituto di credito ha l’obbligo di valutare attentamente l’affidabilità del debitore prima di concedere prestiti e che un comportamento negligente può comportare la nullità della fideiussione.

Come difendersi in caso di fideiussione nulla

Se una fideiussione è nulla, il fideiussore ha il diritto di contestarla per evitare richieste di pagamento ingiuste. Tuttavia, è fondamentale agire tempestivamente e con le giuste strategie per far valere l’invalidità del contratto. Per farlo è possibile intraprendere le seguenti azioni:

  • Eccezione di nullità: Il fideiussore può sollevare l’eccezione di nullità della fideiussione in sede giudiziale per contestare le richieste di pagamento avanzate dal creditore. Trattandosi di una nullità assoluta, può essere fatta valere in qualsiasi momento, anche se il creditore ha già avviato un’azione esecutiva. Presentare questa eccezione significa dimostrare che il contratto di fideiussione è affetto da vizi tali da renderlo giuridicamente inefficace. In questo modo verrà impedito al creditore di far valere le proprie pretese.

  • Opposizione a Decreto ingiuntivo: L’opposizione al decreto ingiuntivo è lo strumento con cui il fideiussore può difendersi quando riceve un ordine di pagamento da parte del giudice su richiesta della banca. Se la fideiussione è nulla — per la presenza di clausole abusive, per violazione delle norme antitrust, per vizi di forma o per concessione del credito in modo scorretto — il fideiussore può proporre opposizione entro 40 giorni dalla notifica del decreto. In questo modo si apre un giudizio ordinario, durante il quale è possibile chiedere al giudice di accertare la nullità del contratto e bloccare ogni pretesa di pagamento.

  • Azione di accertamento della nullità: Se il fideiussore vuole ottenere un riconoscimento ufficiale dell’invalidità della fideiussione, può promuovere un’azione di accertamento dinanzi al tribunale. Con questa azione, il giudice è chiamato a esaminare il contratto e a dichiararne formalmente la nullità, rendendolo inefficace nei confronti del creditore. Questo strumento è particolarmente utile per prevenire future richieste di pagamento e per bloccare eventuali azioni esecutive già avviate.
  • Opposizione a Precetto: L’opposizione al precetto consente al fideiussore di reagire quando riceve l’intimazione formale al pagamento prima dell’avvio dell’esecuzione forzata (ad esempio, un pignoramento). Anche in questo caso, se la fideiussione è nulla, è possibile opporsi entro 20 giorni dalla notifica del precetto. L’opposizione può essere accompagnata da una richiesta di sospensione immediata dell’efficacia esecutiva, in modo da evitare il rischio di subire l’esecuzione prima che venga deciso il merito della controversia. È un rimedio utile anche quando si scopre la nullità della fideiussione solo in una fase successiva al decreto ingiuntivo.

  • Domanda di risarcimento del danno: Se la fideiussione nulla ha causato un danno economico al fideiussore, questi può richiedere un risarcimento nei confronti del soggetto responsabile, come la banca che ha predisposto il contratto. Ad esempio, se il fideiussore ha subito un’esecuzione forzata illegittima o ha dovuto sostenere costi legali per difendersi, può chiedere il rimborso delle somme pagate e un risarcimento per il danno subito. Il riconoscimento della responsabilità della banca può derivare da condotte scorrette, come l’imposizione di clausole anticoncorrenziali o la mancata verifica della solvibilità del debitore principale.

L’importanza di affidarsi a un avvocato esperto in diritto bancario per ottenere la nullità della fideiussione

La materia delle fideiussioni e in particolare delle loro possibili nullità, è complessa e in continua evoluzione. Come avrai potuto constatare, esistono numerose situazioni in cui la fideiussione può essere dichiarata nulla. Per questo l’aiuto di un avvocato esperto in diritto bancario è fondamentale per tutelare i propri diritti ed agire tempestivamente. Affidarsi a un avvocato esperto in diritto bancario è fondamentale per diverse ragioni:

  • Competenza specifica: un avvocato specializzato conosce le normative di settore e la giurisprudenza più recente, potendo individuare eventuali anomalie bancarie e di conseguenza profili di nullità della fideiussione.

  • Analisi personalizzata: con il supporto di un perito esperto, l’avvocato è in grado di analizzare nel dettaglio il contratto di fideiussione tramite perizia econometrica e accertare la situazione concreta, fornendo consigli su misura per il caso specifico.

  • Assistenza nella difesa: Un avvocato specializzato può rappresentare il fideiussore in giudizio per sollevare l’eccezione di nullità della fideiussione e contrastare eventuali richieste di pagamento da parte della banca o di altri creditori. L’assistenza legale è fondamentale per predisporre una strategia difensiva efficace e per far valere i diritti del fideiussore in sede giudiziaria.

  • Supporto nella negoziazione con la banca: Un avvocato esperto può anche aiutare a negoziare con la banca per trovare una soluzione extragiudiziale, ad esempio proponendo un accordo transattivo che possa evitare un lungo contenzioso. In molti casi, le banche preferiscono trovare un compromesso piuttosto che affrontare il rischio di vedersi dichiarata nulla la fideiussione in tribunale.

    Difendersi da una fideiussione nulla non è semplice e richiede competenze tecniche approfondite. Per questo motivo, affidarsi a un avvocato esperto in diritto bancario è la scelta migliore per tutelare i propri interessi e ottenere giustizia. Un professionista qualificato può valutare la validità della fideiussione, assistere nella contestazione e rappresentare il fideiussore in giudizio per far valere i suoi diritti.

    Se hai dubbi sulla validità della tua fideiussione o vuoi sapere come difenderti, contattaci per ottenere una consulenza professionale e trovare la soluzione al tuo caso.